Mogol sostiene la proposta di legge della Lega per far passare più musica italiana in radio.
La Siae si schiera ufficialmente con la Lega, perlomeno nella battaglia per avere più musica italiana in radio. Lo ha annunciato il presidente, Mogol, che ha inviato una lettera ai suoi associati per chiedere di sostenere la proposta di legge dell’onorevole Alessandro Morelli.
La questione continua però a dividere, tra chi crede non ci sia bisogno di tale legge per aumentare i passaggi della musica italiana, già piuttosto trasmessa, e chi ribatte con i dati delle vendite, che in Italia vedono i nostri artisti ai primi posti.
Più musica italiana in radio: le critiche
La proposta del Carroccio si rifà in realtà a vecchi progetti da già avanzati dalla Fimi e avallati dall’allora ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
Tuttavia, chi critica questo disegno di legge, definendolo arretrato, ribatte con alcuni dati, su tutti il fatto che l’ascolto della musica si è spostato negli ultimi anni principalmente dalle radio allo streaming, in cui è l’utente a scegliere cosa ascoltare.
Inoltre, nel 2018 tra i primi 30 artisti per numero di vendite in Italia, ben 29 sono italiani, e nella top ten dei singoli più venduti appaiono solo 3 canzoni internazionali, che diventano 5 in quella dei brani più trasmessi. Ma la Siae non è convinta.
Mogol sostiene la proposta di legge della Lega sulla musica in radio
Le cifre riportate dal presidente della Siae Mogol sono altre, come riportato da Repubblica: “In base ai nostri dati medi di ripartizione dei diritti d’autore, relativi al periodo 2010-2017, su 10 stazioni radiofoniche soltanto 4 rispetterebbero la soglia del 33% della proposta di legge dell’onorevole Morelli“.
Proprio per questo l’iniziativa avrebbe un impatto positivo sul mercato radiofonico, generando maggiori introiti in diritti d’autore per gli artisti italiani e quindi sostegno alla nostra industria musicale, in cui lavorano tantissime persone.
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/Alemanno.Gianni/